Una delle caratteristiche dei borghi d'Abruzzo è che questi nel periodo autunnale si trasformano insieme alla natura che li circonda nel rito del cambio di stagione. Tra antiche tradizioni e feste popolari che segnano questo passaggio è possibile vivere giornate indimenticabili, immersi in un contesto che unisce storia e paesaggi da ammirare. Ne abbiamo scelti sei, pronto a partire per questo piccolo viaggio? Iniziamo!
San Valentino in Abruzzo Citeriore: sfilare con i "cornuti" e inebriarsi di vino
Nel borgo adagiato su un colle lungo la vallata del fiume Orta in provincia di Pescara, la sera del 10 novembre si celebra la festa dei cornuti, una tradizione antica nata a metà dell' ´800 quando i giovani del paese, in segno di sberleffo, usavano lasciare delle candele accese di fronte alle case dei mariti traditi. Oggi il rito si è trasformato in una processione che vede sfilare per le vie del borgo una "reliquia" fallica coperta da un velo, portata dall´ultimo degli sposati dell´anno precedente; durante il corteo viene scoperta e passata in consegna allo sposo più recente. Il rito si conclude a tavola, con una cena a base di spezzatino di vitello al sugo. La celebrazione del vino di novembre è invece uno degli eventi più conosciuti in tutta la regione. La festa delle cantine aperte a Castrum Petrae (l'antico nome del paese) richiama a sé per due giorni migliaia di partecipanti che invadono le antiche vie in un percorso inebriante tra musica, balli e degustazioni. Una festa paesana da vivere almeno una volta!
Pettorano sul Gizio, immersi tra fitti boschi popolati dall'Orso
Uno dei luoghi più suggestivi d'Abruzzo dove i colori autunnali disegnano paesaggi di assoluta bellezza da esplorare con lente camminate è sicuramente la Riserva Naturale Monte Genzana Alto Gizio, un'area con un'estensione di 3164 ettari interamente compresa nel territorio del Comune di Pettorano sul Gizio (AQ). In questo territorio, oltre agli ambienti fluviali del fiume Gizio e del torrente Riaccio, sono i boschi nelle colline e nel piano montano del Monte Genzana a catturare lo sguardo: le roverelle, i carpini e le faggete, spesso accompagnate da tassi ed aceri, si accendono di rosso e arancio in uno spettacolare scenario naturalistico dove poter godere dei silenzi, dei profumi e dei colori del bosco nel regno dell´Orso bruno marsicano (Ursus arctos marsicanus), uno degli animali simbolo della riserva.
Serramonacesca, tra abbazie, eremi e una festa da brivido...
Nel comune di Serramonacesca (PE) storia e bellezza trovano due esempi tra i più rappresentativi d'Abruzzo. Basta trovarsi di fronte l´imponente abbazia di San Liberatore a Maiella per capirlo, un gioiello di architettura religiosa romanica posta in un contesto naturalistico che ne esalta tutta la magnificenza. Poco fuori dal paese, al di sotto di una grande parete rocciosa levigata dal tempo, sorge il piccolo complesso dell´eremo di Sant'Onofrio. Qui si trova un giaciglio chiamato Culla di Sant'Onofrio che i fedeli considerano miracoloso: ci si sdraia per guarire dal mal di pancia o dalla febbre. Credenze di un Abruzzo atavico che oggi rappresentano elementi fondanti della tradizione popolare. E a proposito di tradizioni...
Il centro storico del borgo ogni anno, nelle sere del 1° e 2 novembre, si trasforma vestendosi di un'atmosfera lugubre e grigia. Si narra infatti che in quei giorni le anime dei defunti vagano per le vie del paese fermandosi nelle case per chiedere che venga dato loro qualcosa...
Ma niente paura! Questa è la festa de "L'Aneme de le morte", un´antica festa che vede i bambini del posto passare di casa in casa con le loro zucche illuminate da una candela per bussare alle porte dei paesani: "Chi è?" esclama il padrone di casa, e loro insieme rispondono in coro: "L'aneme de le morte". E così che ricevono in cambio l'offerta fatta di monetine, frutta secca e caramelle.
Una giornata a Pacentro per immergersi nella sua magica atmosfera medievale
Pacentro (AQ) annuncia la sua presenza da lontano ai visitatori che giungono dalle pendici del Monte Morrone, la montagna dove è incastonato uno dei borghi più affascinanti della regione. Qui il castello di Cantelmo-Caldora, costruito a protezione dell´abitato e della valle Peligna, domina dall'alto il paese con le sue caratteristiche torri quadrate. Incamminarsi lungo l'articolata rete delle sue stradine è come viaggiare indietro nel tempo: la sua struttura, tipicamente medievale, è ben conservata e lo rende uno straordinario esempio di museo a cielo aperto. Incontrerete così la graziosa Piazza del Popolo, con la sua incantevole fontana seicentesca, e la chiesa di Santa Maria Maggiore. Continuando arriverete fino al castello, una delle strutture fortificate meglio conservate in Abruzzo. Parte della fortezza, così come una delle due torri, è stata ristrutturata nel corso degli anni ed è oggi visitabile su prenotazione.
Caramanico Terme, tutta la meraviglia del Parco Maiella
Voglia di natura selvaggia? Caramanico Terme (PE) è quello che fa per te. Immerso nella sua interezza nel Parco Nazionale della Majella, partendo dal borgo potrai scegliere tra numerosi sentieri e godere dell'incontaminata bellezza della Valle dell'Orta e dell'Orfento: una straordinaria concentrazione di flora e fauna che si snoda lungo il corso dei due fiumi, ambienti naturali dove ci si sente davvero a contatto con lo spirito della natura! E per vivere una giornata davvero indimenticabile ti suggeriamo l'avvistamento del cervo con l'ascolto del bramito nella stagione degli amori: una delle esperienze più emozionanti da fare in questo periodo. Lo scenario autunnale rende la cornice ancora più speciale, e anche una semplice passeggiata nella faggeta di Lama Bianca, ai piedi della Maiella, diventa qualcosa di unico.
Pennapiedimonte, ai piedi Dea Maja
Il paese di Pennapiedimonte (CH) è conosciuto per essere dominato dall'alto da un imponente roccia, la "pinna", che ha dato il nome a questo delizioso borgo; la sua storia è particolarmente affascinante. Prima di arrivare ai suoi piedi si sale per il Balzolo, la zona più alta del borgo da dove è possibile osservare il profondo solco della Valle dell´Avello: una veduta panoramica sul suggestivo canyon che impressiona per la sua ampiezza e per la ricca vegetazione. Qui troviamo l'incredibile sperone roccioso che sembra scolpito con le forme di una maestosa donna seduta a testa bassa che tiene tra le braccia il proprio figlio; siamo di fronte alla roccia della Dea Maja, venerata anticamente come la personificazione della dea che proprio in questa zona, secondo la leggenda, perse il figlio Mercurio.
Ti piacerebbe visitare questi borghi? Questi ed altri splendidi paesi saranno la meta dei nostri tour in minibus con la guida del mitico prof. Nunzio Mezzanotte: un affascinante percorso a tappe che vi farà scoprire alcuni dei luoghi-simbolo d´Abruzzo con le loro storie e leggende che li rendono unici.
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mauro (mercoledì, 15 febbraio 2023 11:12)
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